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Guidare in Australia può essere un’esperienza molto diversa rispetto ad altri paesi, poiché si guida sul lato sinistro della strada e il posto di guida si trova a destra. È fondamentale rispettare i limiti di velocità, che variano a seconda dello stato e delle condizioni stradali. Le multe per eccesso di velocità e altre infrazioni sono molto severe e possono includere la sospensione della patente o sanzioni economiche elevate. Inoltre, è obbligatorio allacciare le cinture di sicurezza e rispettare le regole sui limiti di alcol nel sangue, che variano tra 0,05% e 0,00% per i neopatentati.
La patente italiana è valida in Australia, ma solo per un periodo limitato, che varia in base allo stato in cui si guida. In genere, è possibile utilizzarla fino a tre mesi dall’ingresso nel paese, dopodiché potrebbe essere necessario ottenere una patente australiana. Chi ha intenzione di guidare per periodi più lunghi dovrebbe informarsi sulle normative specifiche dello stato in cui risiede.
Per evitare problemi con le autorità locali, è consigliato avere una patente internazionale di guida (International Driving Permit – IDP) o una traduzione certificata NAATI della patente italiana. La traduzione NAATI è particolarmente utile perché è riconosciuta ufficialmente in Australia e spesso accettata al posto della patente internazionale. Questo documento è essenziale soprattutto in stati dove la patente italiana senza traduzione potrebbe non essere considerata valida.
Ogni stato e territorio australiano ha regolamenti specifici per la guida, quindi è fondamentale informarsi prima di mettersi al volante. Ad esempio, in alcuni stati è possibile guidare con la patente italiana per sei mesi, mentre in altri il limite è di tre. Inoltre, le regole sul rilascio della patente australiana variano, così come le normative su assicurazioni e registrazione dei veicoli. Per questo motivo, chi si sposta tra diversi stati dovrebbe sempre controllare le regolamentazioni locali per evitare multe o problemi con le autorità.
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